Il contenuto della circolare numero è riservato.
Con il contributo della Fondazione Caript, l’Istituto Luigi Einaudi ha messo a disposizione due borse di studio per partecipare ad un workshop presso la Dynamo Camp Academy, sul “Metodo Dynamo” che sono state assegnate a due docenti di sostegno.
Va fatta una breve premessa: Dynamo Camp è una realtà che offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità, alle loro famiglie e a fratelli e sorelle, permettendo loro di ritrovare fiducia in se stessi e migliorando la loro qualità di vita. Per tutti, il Camp è sempre un ambiente stimolante e protetto, in cui socializzare, sperimentare, divertirsi e affrontare la vita senza barriere. E noi che vi abbiamo partecipato possiamo confermarlo.
In breve possiamo così riassumere questa esperienza:
“Dynamo è un’esperienza che va vissuta, descriverla è veramente difficile. Le sensazioni e le emozioni che provi quando sei nell’ex stabilimento S.M.I. di Limestre sono uniche, indelebili. Abbiamo avuto la fortuna di vivere questo meraviglioso viaggio all’interno del mondo Dynamo, grazie all’opportunità dataci dal nostro Istituto, e di imparare il “Metodo Dynamo”, meglio conosciuto come Terapia Ricreativa.
L’Academy la definisce: “Un’esplosione di divertimento, che ha come obiettivo il divertimento: stimola le capacità dei bambini ospiti del Camp rinnovando la fiducia in sé stessi, con benefici che durano nel tempo”.
In effetti è realmente così, infatti nei 3 giorni trascorsi a Dynamo tutte le lezioni, anche quelle più impegnative, erano incentrate sul divertimento, sul gioco, e riuscivano a vuotare la mente da tutto ciò che c’era fuori da quel portone di Limestre, a capire meglio se stessi, gli altri, a condividere i propri stati d’animo, e tutti lo hanno fatto in maniera così naturale! Eravamo persone adulte mai conosciute prima che, dopo appena mezza giornata insieme, hanno lasciato cadere tutte le barriere, e non hanno avuto difficoltà ad esternare le proprie passioni ma anche le proprie paure, i propri vuoti, ovvero la parte grigia che ognuno di noi porta dentro di sé. La Terapia Ricreativa ha lo scopo di migliorare la qualità della vita attraverso divertimento ed arte e, per mezzo di esse, le persone scoprono cose che non sapevano di poter fare.
Tutto questo porta ciascuno a creare delle sfide con se stessi, in maniera divertente ed in spirito di collaborazione con gli altri, al fine di riscoprire le proprie potenzialità e raggiungere i propri obiettivi. Per noi docenti tutto ciò ci ha permesso di sperimentare il concetto di inclusione, e di renderci conto che essa è sempre possibile.
Serenità, sorriso, gioia di vivere: la felicità di ogni bambino (e non solo) passa da questo!”
Prof.ssa Perrone Maria Elisa
Prof. De Caroli Luca
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